LA PULIZIA
Consiste nella rimozione di polvere, residui, sporcizia dalle superfici, è realizzata
con detergenti e mezzi meccanici e rimuove anche parte di contaminanti patogeni.
LA IGIENIZZAZIONE
Consiste nella pulizia a fondo con sostanze in grado di rimuovere o ridurre
gli agenti patogeni su oggetti e superfici.
Le sostanze igienizzanti (es. ipoclorito di sodio o candeggina) sono attive nei
confronti degli agenti patogeni, ma non sono considerate disinfettanti in
quanto non autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico chirurgici.
LA DISINFEZIONE
È il procedimento che con l’utilizzo di sostanze disinfettanti riduce la presenza
di agenti patogeni, distruggendone o inattivandone in una quota rilevante ma
non assoluta (si parlerebbe in tal caso di sterilizzazione).
LA SANIFICAZIONE
È l’intervento globalmente necessario per rendere sano un ambiente, che
comprende le fasi di pulizia, igienizzazione e/o disinfezione, e di miglioramento
delle condizioni ambientali (microclima: temperatura, l’umidità e ventilazione).
Il termine sanificazione quindi comprende le attività di pulizia ordinaria con acqua
e detergente alla quale segue un trattamento di decontaminazione
(igienizzazione e/o disinfezione).
La sanificazione può essere necessaria per decontaminare interi ambienti,
richiedendo quindi attrezzature specifiche per la diffusione dei principi attivi
e competenze professionali, oppure aree o superfici circoscritte, dove
gli interventi sono alla portata anche di soggetti non professionali.
La sanificazione interviene riducendo o abbattendo i microrganismi patogeni
nell’immediato, ma la sua efficacia non dura nel tempo.
Sono importanti gli interventi di pulizia e igienizzazione frequenti,
anche se più circoscritti alle superfici di più frequente contatto.